ANALISI POSTURALE OSTEOPATICA
ANALISI POSTURALE CON TEST SPECIFICI
La valutazione posturale consente all'osteopata di individuare disfunzioni e squilibri muscolo scheletrici, che provocano o che possono provocare nel tempo dolori muscolari e osteoarticolari.
Inoltre attraverso la valutazione si individuano le zone corporee che sono particolarmente rigide, retratte, quelle che sono all’origine del problema.
E’ molto difficile se non impossibile avere la cosiddetta postura ideale, molteplici sono i fattori che contribuiscono a peggiorarla:
- sedentarietà
- alimentazione squilibrata
- stress eccessivo
- allenamenti troppo intensi dal punto di vista del trofismo muscolare
- atteggiamenti posturali viziati
- eccessiva ansia e depressione
La valutazione posturale viene svolta in forma statica e in forma dinamica, si eseguono test osteopatici e muscolari specifici per trovare le disfunzioni osteoarticolari, specialmente nella colonna vertebrale e bacino, tutto cio’ assieme all’anamnesi iniziale permette di risalire alla vera causa che ha generato il dolore.
Questo è molto importante poichè spesso si è soliti guardare la persona per zone e non globalmente, a meno che non ci sia stato un trauma diretto, la zone dove vi e’ dolore è l’effetto e non la causa del problema.
Si rivolge a:
- persone con problemi di postura
- persone con dolori diffusi e generali
- persone con problemi muscolo-articolari alla colonna vertebrale
- persone che presentano deviazioni della colonna vertebrale
- persone che presentano un appoggio dei piedi scorretto
- persone molto rigide dal punto di vista muscolare
- sportivi che necessitano di migliorare le loro performance
ANALISI CON GRIGLIA DI RILEVAZIONE POSTURALE
Oggetto principale dell’analisi posturale è il tono muscolare, infatti l'osteopata, osservando le varie fasce muscolari secondo i tre diversi piani, (saggittale, frontale, orizzontale), quando il paziente è fermo in piedi, in posizione rilassata e con i piedi divaricati parallelamente alle anche, è in grado di studiarne anche l‘apparato scheletrico che viene mantenuto in posizione proprio dall’azione della muscolatura tonica.
I tre piani d’indagine dell’analisi posturale si concentrano ciascuno su diverse zone del corpo in modo che al termine dell’esame il terapeuta ottenga un quadro completo per poter formulare la sua diagnosi e, dove necessario, iniziare un trattamento correttivo. Nello specifico il piano sagittale osservato dall'osteopata durante l’analisi posturale, si concentra sull’equilibrio della testa, delle spalle, delle scapole e sull’anatomia generale del torace. Il piano frontale concentra invece l’attenzione sulla conformazione delle costole, dello sterno, dei fianchi i del bacino e, della parte inferiore del corpo sulle ginocchia e sui piedi. In ultimo l’analisi posturale studia la postura dei pazienti secondo il piano orizzontale, chiamato anche trasversale, ossia indaga sulle rotazioni e torsioni che il corpo compie e lo fa suddividendo l’organismo in due metà una superiore ed una inferiore.
ESAME DEL PIEDE/POSTURA CON PODOSCOPIO
Uno dei principali compiti dell'osteopata, è quello di scoprire attraverso quale meccanismo il corpo ha perso il proprio equilibrio e lo stato di benessere.
Il podoscopio misura e rileva gli appoggi anomali dei piedi, l’alterata distribuzione del carico sugli stessi, ovvero la proiezione a terra di tutto ciò che sta sopra ai piedi; rilevano le oscillazioni e la loro frequenza. Una serie importante di informazioni che sottointendono le varie modificazioni/alterazioni strutturali delle articolazioni sovrastanti i piedi.
Da quanto detto, si evince e conferma il dato che afferma che la stragrande quantità di patologie a carico del piede, sono di origine discendente, ovvero causate da alterazioni della postura nella parte alta del corpo (sistema vestibolare, occhi, articolazione temporo-mandibolare, malocclusioni, disfunzioni deglutitorie, correnti galvaniche, colonna in genere, anche, ginocchio, etc.).
Quando un’alterata struttura del piede ed un alterato appoggio dello stesso sono causati da problemi discendenti, la mancata correzione delle problematiche sopra citate, innescherà poi un meccanismo a feed-back: i problemi rimbalzeranno a loro volta verso l’alto. Ovvero, essendo il piede un organo di senso e di moto, l’errata percezione al suolo e la conseguente alterata spinta dinamica nel cammino e nella corsa si trasformeranno in spinte disagevoli e di disturbo per tutte le articolazioni alte, portando nel tempo ulteriori problemi proprio a quelle articolazioni che causarono l’alterazione del piede.
Nello specifico, con gli esami del podoscopio si possono scoprire dati importanti.
Il podoscopio è uno strumento che permette di valutare l’appoggio del piede, l’impronta plantare, grazie alla distribuzione dei carichi sui due piedi, evidenziata dalla differente intensità luminosa.
Il podoscopio è costituito da una struttura portante in legno o in metallo, con un piano trasparente di cristallo (retro-illuminato per rendere più evidenti le immagini), su cui il paziente sale a piedi nudi per rimanere in posizione rilassata. In un piano inferiore, uno specchio inclinato riflette le immagini della pianta dei piedi e ne permette una più comoda visualizzazione per l'osteopata.
Al termine dei test e dell’analisi posturale osteopatica, si avrà chiara la globale condizione fisica del paziente e la causa del disturbo, si procederà quindi a risolverla con il trattamento osteopatico adatto.